RITORNO A ROMA
DISCORSO DI PAOLO VI
Domenica, 25 agosto 1968
Il mondo diventa la meta dei viaggi apostolici del Papa; ma Roma resta la sua casa; è felice del viaggio compiuto; siamo felici di farvi ritorno.
Con l’animo ancor pieno delle visioni ed emozioni del Nostro primo incontro con l’America Latina, nelle intense giornate di Bogotà, in occasione del Congresso Eucaristico Internazionale, rimettiamo il piede sul suolo d’Italia, lieti di ritornare alla Nostra sacra città di Roma, che Ci porge, come sempre, il suo saluto festoso e cordiale. E nel ritrovarCi qui, dopo la breve tregua del viaggio oltre Oceano, ricambiamo codesto saluto, con pensiero affettuoso e deferente insieme: a vostra Eccellenza, onorevole signor Presidente del Consiglio dei Ministri, ai signori Cardinali, ai membri del Corpo diplomatico, alle altre Autorità civili e militari; ai prelati della Curia Romana e del Vicariato di Roma, e a tutti voi, che siete venuti fino qua a porgerci il vostro benvenuto.
Ve ne ringraziamo di cuore: e amiamo vedere nel vostro gesto, delicato e spontaneo, come l’attestato della vostra partecipazione spirituale - di preghiera, di incoraggiamento, di simpatia - al Nostro pellegrinaggio eucaristico.
Per questo abbiamo avuto presenti anche voi, là ove l’intera Chiesa adorava in un immenso cantico di lode il Cristo vivente nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia; abbiamo avuto presenti anche voi, là dove Vescovi di un intero continente si sono riuniti, come in novello Cenacolo, per studiare come diffondere più largamente e più efficacemente l’annunzio di salvezza del Regno di Dio; abbiamo avuto presenti anche voi, là dove la Chiesa ha ripetuto il suo messaggio sociale di rispetto della persona umana, di elevazione, di libertà, di progresso, di pace, in mezzo ai rappresentanti del lavoro e della cultura, offrendo al mondo un quadro impressionante di ciò che possa, anche nei riflessi più pratici, l’unione delle forze sane e generose, nell’amore di Cristo e nell’operosità libera, cosciente e costruttiva.
Per tutto questo vi ringraziamo, certi che questa nuova, solenne e pur semplice conferma della presenza della Chiesa nel mondo non potrà che portare frutti consolanti per il bene delle anime, per la mutua comprensione tra i popoli, per la cooperazione internazionale; e ne avvaloriamo l’impegno con la Nostra particolare Apostolica Benedizione, che estendiamo con gesto ampio e paterno sulla diletta Roma, anzi su tutta la nobile carissima Italia.
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