DISCORSO DI PAOLO VI
IN OCCASIONE DEL DONO DI NUOVA SCUOLA
ALLA CITTÀ DI CASTEL GANDOLFO
Giovedì, 12 settembre 1968
Guardiamo con compiacenza questo nuovo edificio e lo ammiriamo per la bellezza, per la sua ampiezza, per la sua modernità, per la sua funzionalità.
Esprimiamo perciò la Nostra riconoscenza a quanti hanno meritato in questa costruzione e hanno favorito il compimento di quest’opera, che fino dal primo anno del Nostro pontificato Ci stava molto a cuore. Ringraziamo pertanto il Principe Don Alessandro Torlonia che ha dato il terreno per questo nuovo stabilimento scolastico; ringraziamo il Cardinale Alberto Di Jorio che ha presieduto e voluto un’esecuzione così completa e perfetta del progetto, e con lui Mons. Guerri e i suoi collaboratori nella parte amministrativa, come pure il Conte Galeazzi e gli uffici tecnici del Governatorato della Città del Vaticano, e l’Ingegnere progettista, l’Impresa costruttrice, le Maestranze, le Autorità comunali, scolastiche e statali che hanno assecondato l’esecuzione del progetto, come pure il Commendatore Bonomelli, Direttore delle Ville Pontificie che ha seguito personalmente e con i suoi dipendenti l’effettuazione dell’impresa che stiamo ammirando.
Noi intendiamo dimostrare con quest’opera, una volta ancora, il Nostro interessamento e la Nostra affezione per la popolazione di Castel Gandolfo, e in modo particolare per la fanciullezza e la gioventù di questa cara cittadina, e, per quanto sarà possibile col funzionamento completo delle Scuole che, qui saranno ospitate, anche per la gioventù dei dintorni, di Albano specialmente.
Rendiamo così onore al corpo insegnante, ai bravi e fedeli Fratelli delle Scuole Cristiane e a quanti avranno qui la sede della loro attività didattica ed educativa. Sappiano coloro che qui eserciteranno la loro arte delicata e sublime, l’«ars artium», di formare al sapere, alla scienza della vita, alla fede cattolica le nuove generazioni, che godono della Nostra fiducia e della Nostra gratitudine, come quelli che compiono una delle più alte missioni umane e cristiane, alla quale il Nostro ufficio apostolico di Maestro e di Pastore è sommamente impegnato.
E possa quest’opera decorosa e significativa essere per tutti un segno dell’amore che la Chiesa professa per la Scuola, dell’interesse ch’essa vi ha affinché la Scuola risponda alla sua altissima funzione, della speranza che la Chiesa pone negli educatori e nella gioventù per l’avvenire buono, fiorente, moderno della nostra società.
E affinché i Nostri voti possano felicemente realizzarsi, nel presente e nell’avvenire, invocheremo la protezione della Madonna del cui nome benedetto, Maria, oggi celebriamo religiosa memoria, ed ancor più invocheremo l’assistenza del Signore su questa provvida casa, con la Nostra Apostolica Benedizione.
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