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DISCORSO DI PAOLO VI
PER LA CONSEGNA DELLA MEDAGLIA D’ORO
ALLA MEMORIA DEL PADRE EMILIO GABEL

Mercoledì, 5 marzo 1969

 

In speciale udienza il Santo Padre consegna ai dirigenti della Unione Cattolica Internazionale della Stampa, una medaglia d’oro alla memoria del primo Segretario, Padre Emilio Gabel degli Assunzionisti, perito nel 1968 in una sciagura aerea.

Animatore e maestro del giornalismo cattolico e dell’Organizzazione mondiale dei giornalisti cattolici, Padre Emilio Gabel, Religioso della Congregazione degli Agostiniani dell’Assunzione, sentì profondamente la immensa importanza per la Chiesa e la società dei mezzi di comunicazione moderna, votandosi allo studio ed alla divulgazione dei loro problemi, per una crescita della coscienza e dell’impegno dei cattolici in queste vitali attività. Prodigandosi instancabilmente nello studio e nella realizzazione di una tecnica e di una organizzazione giornalistica a servizio «di tutto l’uomo e di tutti gli uomini», intuì la nuova esigenza dell’informazione nel seno stesso della Chiesa rinnovata dal Concilio.

Dirigente della Bonne Presse di Parigi dal 1943 al 1945, e Direttore de La Croix dal 1949 al 1957, cooperò con gli scrittori penetrati di forte dottrina e moderni nel linguaggio, alla crescita di prestigio e di diffusione del quotidiano cattolico francese.

Segretario Generale dell’«Union Catholique Internationale de la Presse», dal 1957 al 1968, si adoperò al consolidamento ed alla diffusione dell’Organizzazione mondiale, animandola nelle strutture e dilatandola nella sua influenza, con serenità e fervore, e con sacrificio personale. Approfondì e divulgò i problemi delle tecniche dell’informazione nei diversi ambienti sociali e geografici, ansioso di cooperare all’affermazione di un giornalismo cattolico, rispondente alle esigenze rinnovate nel nostro tempo, sulle quali richiamò l’interesse e l’impegno della Gerarchia e dei fedeli. Ispirò e organizzò i Congressi mondiali dei giornalisti cattolici di Parigi (1954), di Vienna (1957), di Santander (1961), di New York (1965), che proposero i grandi temi dell’informazione cattolica in ordine alla libertà, alla verità, alla conoscenza reciproca dei popoli, alla collaborazione, alla pace, alla vera conoscenza della Chiesa. Fino alla vigilia della celebrazione, preparò il Congresso Mondiale di Berlino (1968), del quale ideò e tracciò gli svolgimenti del tema: «Un giornalismo nuovo per un tempo nuovo».

Durante un volo compiuto nella prodigata assistenza ai giornalisti dell’America Latina, una dolorosa sciagura aerea troncava la sua preziosa attività.

Figura d’infaticabile promotore del giornalismo cattolico, del quale studiò ed illustrò i problemi di trasformazione incessante, sotto l’aspetto psicologico e tecnologico, allo scopo di elevare il grande mezzo di informazione e di formazione a efficace servizio della verità e della carità, a vero strumento di comunione fra gli uomini.



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