DISCORSO DI PAOLO VI
AI PELLEGRINI DI BRATISLAVA
Sabato, 15 novembre 1969
Diletti Figli,
Sentimenti di viva gratitudine e di sincero compiacimento stamane Ci inondano l’animo nell’accogliere alla Nostra presenza voi, che non senza grandi sacrifici, avete intrapreso questo lungo viaggio per incontrarvi con l’umile Successore di Pietro.
Spesso durante quest’anno abbiamo avuto occasione di ricevere pellegrini della vostra terra, venuti a Roma per rendere omaggio alla memoria di San Cirillo nell’XI centenario della sua morte. Ed ogni volta è stato per Noi motivo di soave conforto poter riconfermare la stima e l’affetto che nutriamo verso il nobilissimo popolo slovacco, così fervidamente cattolico e così tenace nel conservare il prezioso patrimonio religioso e morale ereditato dai propri antenati.
Anche a voi, senza dubbio, questa visita non potrà non portare una ricca ed indimenticabile esperienza. Vi trovate a Roma. Intorno a voi sono innumerevoli monumenti e memorie che ricordano le glorie cristiane dell’Urbe e le gesta dei suoi martiri e dei suoi santi. In questa santa Città voi sarete in grado di sperimentare più che mai l’afflato universale della Chiesa Cattolica, che qui, nella sede di Pietro, trova il centro della sua unità e la garanzia della sua indefettibile stabilità: «Infatti - come si esprimeva San Leone Magno, Nostro Predecessore - la solidità di questa fede, che fu elogiata nel Principe degli Apostoli, è perpetua: e come perdura ciò che in Cristo Pietro ha creduto, così permane ciò che in Pietro Cristo ha istituito» (Serm. III, P.L. 54, 145-6).
È quindi una lezione importante che qui si apprende, ed è un incoraggiamento per tutti voi, diletti figli, che qui siete venuti certamente per darci prova della vostra fedeltà a Cristo e alla Chiesa, e che volete partire da questa Udienza rinfrancati nel proposito di forte e sincera vita cristiana.
Per voi, pertanto, formuliamo l’augurio che sempre da questa Pietra solidissima, che è la Sede Apostolica, voi sappiate attingere continuamente luce, conforto e sicurezza per rimanere «forti nella fede» (1 Petr. 5, 9), e per amare sempre più questo tesoro, custodirlo e soprattutto irradiarne la forza salutare intorno a voi. Ne ha bisogno in particolar modo la gioventù oggi così piena di dubbi e di fermenti pericolosi. Siate quindi di esempio e di guida a tanti vostri fratelli che hanno bisogno di luce, ed aiutateli a percorrere il cammino che conduce a Cristo Gesù.
Vi accompagni la Nostra Apostolica Benedizione, che di cuore estendiamo a tutti quanti i vostri cari, in auspicio delle più elette grazie celesti.
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