DISCORSO DEL SANTO PADRE PAOLO VI
AD UN PELLEGRINAGGIO DI CATECHISTE PARROCCHIALI
Lunedì, 20 aprile 1970
Vogliamo manifestarvi la Nostra letizia di poterci oggi trovare in mezzo a voi, dilette Catechiste Parrocchiali e Suore della Scuola di preparazione all’assistenza religiosa-morale delle operaie, che, guidate dal vostro zelante e venerato Pastore, Mons. Carraro, siete venute in devoto pellegrinaggio nel centro della cattolicità per rinnovare, sulla tomba di Pietro, il vostro atto di fede e di amore alla Trinità Santissima ed al Cristo Redentore.
Una parola di apprezzamento desideriamo anzitutto rivolgere al numeroso gruppo delle Catechiste Parrocchiali, a coronamento della seria preparazione da esse svolta in ben due anni di studio. Il Nostro plauso alla provvidenziale iniziativa catechistica, la quale risponde, nella sua impostazione moderna, ad una precisa direttiva del Concilio Vaticano secondo, il quale ha raccomandato ai Vescovi di adoperarsi perché i catechisti siano convenientemente preparati al loro ufficio e perché conoscano a fondo la dottrina della Chiesa e apprendano in teoria e in pratica le leggi della psicologia e le materie pedagogiche (Cfr. Christus Dominus, 14).Voi ben sapete, dilette figlie, come il compito di illuminare le anime sui misteri insondabili della Rivelazione cristiana sia stato affidato dal Divin Redentore in modo speciale ai Pastori della Chiesa, quando ha detto solennemente ai suoi Apostoli: «Andate, insegnate a tutte le genti» (Matth. 28, 19). La Sacra Gerarchia, attraverso i secoli, ha infaticabilmente obbedito a questo impegnativo mandato del suo Fondatore, e, affinché la verità rivelata si potesse più facilmente diffondere, ha affidato tale delicato compito anche ai laici (Cfr. Apostolicam actuositatem, 24).
Ed a voi il vostro Pastore affida l’insegnamento catechistico nelle numerose parrocchie della vostra illustre diocesi. Siate pertanto felici e degne di questa fiducia che il Vescovo ha riposto in voi. I piccoli, i prediletti di Gesù, attendono la vostra opera.
L’esperienza insegna quale e quanto bene possa compiere una pia e zelante catechista, quali buoni propositi, quante sante abitudini essa possa contribuire a formare nelle anime dei fanciulli, così assetati di bontà e di verità.
Possano i vostri alunni vedere in voi non soltanto le trasmettitrici, pedagogicamente competenti, di un insegnamento difficile, ma le coerenti testimoni di vita profondamente cristiana, fatta di generosità, di dedizione, di delicatezza, di pazienza, di dolcezza, di comprensione, ed alimentata dalla preghiera e dall’unione con Gesù Eucaristia.
Il vostro lavoro apostolico, spesso difficile e arduo, riceverà il premio di Colui che, chiamato un fanciullo e postolo in mezzo ai discepoli, disse: « In verità vi dico: chiunque accoglierà un fanciullo come questo in nome mio, accoglie me» (Matth. 18, 1-5).
Il Nostro paterno compiacimento si rivolge anche al gruppo delle Suore della Scuola di preparazione all’assistenza religiosa-morale delle operaie.
Con la vostra azione, umile e discreta, brave e dilette figlie, voi fate sentire ad esse la materna presenza della Chiesa, la quale vuole venire incontro alle loro esigenze spirituali e alla loro promozione umana e sociale.
In questo delicato lavoro, vivete nella gioia la vostra consacrazione allo Sposo celeste, attraverso i voti della povertà, della castità e dell’obbedienza, con cui vi siete generosamente legate a Lui, testimoniando così la realtà e la bellezza dei valori soprannaturali.
Con questi auspici e in pegno della Nostra benevolenza, di cuore impartiamo l’Apostolica Benedizione a voi, al vostro Ecc.mo Pastore, ai sacerdoti e ai docenti, che vi hanno accompagnato in questo pellegrinaggio di fede, alle vostre famiglie e a tutte le persone care.
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