DISCORSO DEL SANTO PADRE PAOLO VI
AI PARTECIPANTI AL CONGRESSO NAZIONALE DELLE
CASSE RURALI E ARTIGIANE D’ITALIA
Sabato, 26 settembre 1970
Siamo assai lieti di sostare per alcuni istanti insieme con voi, carissimi partecipanti al Congresso Nazionale 1970 delle Casse Rurali e Artigiane, che affollate a migliaia il Cortile di San Damaso. Il vostro numero, veramente cospicuo, l’importanza e il significato della vostra attività, l’interesse che Noi ad essa dedichiamo, richiedevano questa sosta, che avremmo desiderato più lunga, se altri impegni non urgessero per Noi. Ma abbiamo accolto tanto volentieri il vostro desiderio, perché amiamo dirvi la Nostra parola di elogio e di incoraggiamento.
Conosciamo la storia, lo sviluppo, lo spirito che anima la benemerita istituzione delle Casse Rurali ed Artigiane: essa è una forma provvida di risparmio popolare e fiduciario, sorta appunto per venire incontro alle esigenze di credito da parte di modesti e onesti operatori economici, nel vastissimo settore agricolo, artigiano e commerciale, a condizioni di favore, a basso costo, per incrementare, attraverso le mutualità e le forme cooperativistiche, le loro attività, che formano un tessuto connettivo dell’economia dell’intera Nazione. Tale aiuto fu prestato secondo criteri non di lucro o di speculazione, ma ispirandosi alle direttive del Magistero Sociale Pontificio in tale materia, come furono studiate e applicate dalla scuola sociale cristiana. Non per nulla le Casse Rurali ebbero un grandissimo impulso dopo la pubblicazione della storica Enciclica Rerum novarum, di Leone XIII.
E il loro inserimento nella Confederazione delle varie Cooperative Italiane ribadisce questo orientamento di fondo, perché ben sappiamo quanto stia a cuore alla Confederazione stessa modellare la propria azione sui principi sociali cristiani, e fare appello a quanti apprezzano e favoriscono la fraternità tra gli uomini e la solidarietà economica come presupposto per una vera e fruttuosa vita cooperativa.
Noi desideriamo pertanto congratularci con codeste benemerite opere, che fanno loro ragion d’essere la promozione e la protezione dell’economia nei settori popolari, a servizio del lavoro personale e delle piccole iniziative, e sostengono i valori di una socialità, fondata sul fattore economico e su comuni ideali morali e religiosi.
Per quanto concerne la vostra Federazione, conosciamo le aspirazioni, che vi muovono a chiedere un ragionevole aggiornamento della vigente legislazione, in considerazione del consolante incremento raggiunto in questi anni di continua ascesa; e incoraggiamo il vostro desiderio di far meglio conoscere alla opinione pubblica l’attività, socialmente benemerita, che le Casse Rurali svolgono, nel silenzio operoso, in favore dell’economia nazionale; ma soprattutto vi siamo grati per la rinnovata adesione ai principi cristiani, senza i quali vana sarebbe la vostra fatica, secondo il detto biblico: «Se il Signore non edifica la casa, invano si affaticano i costruttori» (Ps. 126, 1).
La Chiesa vi guarda con simpatia e con fiducia, e vi esorta a proseguire nel vostro sforzo generoso, additandovi la via sicura da seguire; anche a voi, infatti, sono rivolte le parole del Concilio Vaticano II, particolarmente adatte alla vostra attività cooperativistica: «I cristiani che hanno parte attiva nello sviluppo economico-sociale contemporaneo e propugnano la giustizia e la carità, siano convinti di poter contribuire molto alla prosperità del genere umano e alla pace del mondo. In tali attività, sia che agiscano come singoli, sia come associati, siano esemplari . . . Chiunque, obbedendo a Cristo, cerca anzitutto il Regno di Dio, trova un più valido e puro amore per aiutare i suoi fratelli e per realizzare, con la ispirazione della carità, l’opera della giustizia» (Gaudium et spes, 72).
Sono alte parole di esortazione e di speranza, che vi lasciamo a ricordo di questo bellissimo incontro. Vi assicuriamo la Nostra preghiera, perché il Signore vi assista nelle vostre intraprese, e non vi lasci mai mancare il suo aiuto. Pegno di questi voti sia la Nostra Apostolica Benedizione, che di cuore impartiamo a voi, a tutti i Dirigenti e associati alla Federazione Italiana delle Casse Rurali e Artigiane e all’intera Confederazione Cooperativa Italiana, con particolare ricordo delle care famiglie di ciascuno.
Il Signore vi accompagni sempre e vi conceda la sua letizia e la sua pace.
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