DISCORSO DI PAOLO VI
AI MILITARI DEI PRESIDI DI ROMA, CECCHIGNOLA,
CESANO E BRACCIANO
Mercoledì, 8 novembre 1972
Come negli anni scorsi, siamo molto contenti di soffermarci, sia pure per pochi istanti, in mezzo a voi, carissimi militari dei Presidii di Roma, della Cecchignola, di Cesano e di Bracciano, e di rivolgervi la nostra parola di augurio e di esortazione. Salutiamo con voi gli Ufficiali e Sottufficiali, che vi hanno accompagnati, unitamente agli zelanti vostri Cappellani; e ci fa piacere che voi stessi abbiate spontaneamente chiesto questo incontro col Papa.
Ciò basta da solo a dire a noi i sentimenti, che vi animano, di fede aperta e convinta, di coerenza, di fedeltà alla Chiesa. E che cosa dirà a voi il Papa, se non di custodire sempre gelosamente questi sentimenti, e di prepararvi a fare della vostra vita un impegno a servizio degli altri? Effettivamente, anche mediante la disciplina e l’ordine del servizio militare, voi state temprando la vostra personalità per il momento in cui, tornati alle vostre famiglie, e ormai fatti maturi e quadrati, vi disporrete a prendere la vostra parte di responsabilità, a cooperare concretamente, seriamente, umilmente, ciascuno al suo posto, alla edificazione del bene comune, alla salvaguardia dei valori più sani della vita familiare, civica e sociale. Desideriamo dirvi che seguiamo ciascuno di voi, nella vita che prenderete, per augurare serenità, prosperità, lavoro, dirittura morale, sensibilità spirituale; e soprattutto per raccomandarvi di fondare la vostra vita non sulla sabbia dell’incostanza e della leggerezza, bensì sulla roccia della fede e delle solide convinzioni religiose, etiche e civili (Cfr. Matth. 7, 24-27). A tale scopo, noi preghiamo per voi, affinché il Signore vi accompagni sempre, vi protegga col suo aiuto onnipotente, ricompensi la vostra operosità di cittadini e generosità di cristiani con ogni desiderato dono di letizia e di pace.
Sia pegno di questi voti la nostra Benedizione Apostolica, che impartiamo a voi, qui presenti, ai Cappellani, agli UfFiciali e Commilitoni dei vostri Presidii, e specialmente ai vostri genitori lontani.
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