DISCORSO DI PAOLO VI AI MILITARI
DEL PRESIDIO DI ROMA, DELLA CECCHIGNOLA,
DI CESANO E DI BRACCIANO
Mercoledì, 16 maggio 1973
Si rinnova oggi per noi la gioia di soffermarci tra di voi, militari dei Presidii di Roma, Cecchignola, Cesano e Bracciano. Vi ringraziamo di questa presenza! Sappiamo che avete spontaneamente chiesto di «vedere il Papa», in occasione del servizio che state prestando qui nel centro Italia, e che siete venuti, insieme con i vostri Cappellani, in numero veramente notevole. Ci fa piacere che un gruppo così cospicuo di giovani, che stanno temprandosi nella disciplina e nel senso del dovere, sentano come voi il desiderio di venire presso il Papa, per liberamente e lealmente attestare la propria fede. Si è rinnovato in voi, come presso i commilitoni che ogni anno partecipano a questo incontro, il desiderio dei pellegrini per vedere Pietro - «videre Petrum» - nei suoi Successori. Un genuino spirito di fede, vogliamo sperare, vi ha tratti a questo atto: effettivamente, colme ha detto il Concilio Vaticano II, «il Signore ha fondato la Chiesa universale sugli Apostoli e l’ha edificata sul beato Pietro, loro capo, con Gesù Cristo stesso come pietra maestra angolare» (Cfr. Lumen Gentium, 19). Nel Papa è Pietro che continua a professare l’adesione e l’amore della Chiesa intera a Cristo Gesù (Cfr. Matth. 16, 18), nel Papa è Pietro che continua a confermare i fratelli nella fede (Cfr. Luc. 22, 32), ad annunciare al mondo la lieta novella della Risurrezione, e a ripetere alto che «non c’è sulla terra altro nome dato agli uomini nel quale è necessario che noi siamo salvati » (Act. 4, 12). Vedete dunque quale profondo significato acquista il vostro gesto.
Nel darvi atto di questa nobiltà di sentire, che tanto vi onora, siamo lieti di cogliere l’occasione per rivolgervi il nostro augurio paterno: vi abbracciamo ad uno ad uno col nostro sguardo, vi seguiamo e vi seguiremo con affetto nella via che si schiuderà per ciascuna delle vostre giovani vite. Al termine del servizio militare riprenderete il vostro posto nella società civile, recherete l’apporto della vostra preparazione professionale e del vostro lavoro, vi formerete una famiglia. Sappiate che il Papa è vicino a tutti voi, come del resto a tutti i giovani, per invocare dal Signore l’aiuto necessario per la vostra piena riuscita. E soprattutto vi auguriamo di mantenere sempre viva nei vostri cuori la fede cristiana, di cui oggi ci date una conferma così consolante: essa è una scelta a cui il Signore ci chiama, e va seguita con piena generosità e coerenza, perché solo in essa si trova la risposta ai nostri problemi, il fondamento sicuro della nostra esistenza, la garanzia della vera felicità.
Siate sempre cittadini onesti, retti, esemplari; siate cristiani fervorosi, autentici, sinceri: e la Chiesa e la Patria avranno di che rallegrarsi di voi.
Vi assicuriamo anche un ricordo per i vostri cari lontani, mentre a voi, ai vostri commilitoni, ai Superiori, ai Cappellani tutti - in particolar modo allo zelante Ordinario Militare, qui presente con voi - impartiamo di cuore la nostra particolare confortatrice Benedizione Apostolica.
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