LETTERA DEL SANTO PADRE PIO X*
AL SIGNOR CARDINALE PIETRO RESPIGHI
NOSTRO VICARIO GENERALE
Signor Cardinale,
Le condizioni dolorose in cui si trova la Chiesa, combattuta ed oppressa da molti degli stessi suoi figli, che le si son fatti nemici, ci persuadono esser venuto il momento di usare in modo particolare di quel mezzo lasciatoci pel governo dal suo divin Fondatore; la preghiera. Nutriamo infatti la dolce speranza, che, com' Egli nei giorni della sua carne, avendo offerto preghiere e suppliche con forti grida e con lagrime a colui che salvarlo potea dalla morte, fu esaudito per la sua riverenza (agli Ebr. V, 7.), così 1' Onnipotente alle preghiere del corpo mistico di Gesù Cristo verserà sopra di noi le sue divine misericordie.
Per questo raccomandiamo a Lei, Signor Cardinale, di ordinare a tutti i sacerdoti di Roma e del suo Distretto, che fino al termine dell' anno, in tutti i giorni non impediti dal rito, recitino nella Santa Messa la colletta n. 31 Pro inimicis; e di eccitare nel tempo stesso i fedeli ad unire le loro preghiere con quelle dei sacerdoti, specialmente nelle due Novene della Immacolata e del Santo Natale, ben sapendo quanto sia potente la preghiera di molti buoni per ottenere i divini favori.
E in questa fiducia impartiamo a Lei, Signor Cardinale, con particolare affetto l'Apostolica benedizione.
Dal Vaticano, li 10 Novembre 1906.
PIUS PP. X
*AAS, vol. XXXIX (1906), pp. 580-581.
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