CHIROGRAFO DI SUA SANTITÀ PIO XII
ALL'ECC.MO HARRY S. TRUMAN
PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D'AMERICA*
All’Eccellentissimo Harry S. Truman,
Presidente degli Stati Uniti d’America.
Eccellenza, Noi abbiamo appena ricevuto, dalle mani del vostro rappresentante personale, signor Myron Taylor, la lettera di Vostra Eccellenza del 6 agosto e Ci affrettiamo ad esprimere la Nostra soddisfazione e ringraziamenti per questa nuova testimonianza del desiderio e del proposito di una nazione grande e libera di consacrarsi, con la sua caratteristica fiducia e generosità, al nobile compito di rafforzare le basi di quella pace, a cui anelano tutti i popoli della terra. Quale suo capo eletto, Vostra Eccellenza cerca di mobilitare e cementare la cooperazione di ogni forza e potenza che sia capace di contribuire al raggiungimento di questa meta. Nessuno più di Noi vorrà sperare per quel successo, e per il felice compimento di tale scopo impegniamo i Nostri sforzi e fervidamente invochiamo l’assistenza di Dio.
La meta proposta è di assicurare le basi di una stabile pace tra le nazioni. Sarebbe infatti inutile promettere lunga esistenza a qualsiasi edificio costruito su sabbie mobili o su fondamenta incrinate e friabili. Le basi di una tale pace, Noi lo sappiamo — e tale verità viene espressa ancora una volta nella lettera di Vostra Eccellenza — possono essere sicure soltanto se poggiano su di una fede, salda come roccia, nell’unico vero Dio, Creatore di tutti gli uomini. È Lui che ha necessariamente fissato lo scopo della vita umana: è da Lui, per conseguente necessità, che l’uomo deriva personali, inalienabili diritti di conseguire tale scopo e di non essere ostacolato nel raggiungimento di esso. La società civile è anch’essa di origine divina, ed è richiesta dalla natura stessa; ma essa è posteriore all’uomo e deve servire quale mezzo per difenderlo e per aiutarlo nel legittimo esercizio dei suoi diritti datigli da Dio. Quando lo Stato, con la esclusione di Dio, erige se stesso a fonte dei diritti della persona umana, l’uomo è immediatamente ridotto nella condizione di uno schiavo, di una semplice merce civile da sfruttarsi secondo gli intenti egoistici di un gruppo che eventualmente si trova al potere. L’ordine di Dio è capovolto; e la storia dimostra con certezza, a chi vuole intenderla, che l’inevitabile risultato è il sovvertimento dell’ordine tra i popoli, è la guerra. Il compito, quindi, per gli amici della pace è chiaro.
È forse Vostra Eccellenza troppo fiduciosa nello sperare di trovare nel mondo uomini pronti a collaborare per così degna impresa? Noi crediamo di no. La verità non ha perduto nulla della sua forza di conquistare alla sua causa le menti più illuminate e gli spiriti più nobili. Il loro ardore è alimentato dalla fiamma della vera libertà, che lotta per aprirsi un varco attraverso la ingiustizia e la menzogna. Ma coloro che posseggono la verità devono essere coscienziosi nell’enunciarla apertamente allorché i suoi nemici ad arte la deformano, fieri nel difenderla e abbastanza generosi da orientare la loro vita, sia nazionale che personale, secondo i suoi dettami. Ciò richiederà inoltre che vengano corrette non poche aberrazioni.
Ingiustizie sociali, ingiustizie razziali, animosità religiose esistono oggi fra uomini e gruppi che vantano civiltà cristiana e sono un’arma molto utile e spesso efficace nelle mani di coloro che sono intenti a distruggere tutto il bene che quella civiltà ha portato all’uomo. E’ dovere di tutti quelli che sinceramente amano la grande famiglia umana unirsi per strappare queste armi da mani nemiche. Con questa unione nascerà la speranza che i nemici di Dio e degli uomini liberi non prevarranno.
Certamente Vostra Eccellenza e tutti i difensori dei diritti della persona umana troveranno piena cooperazione da parte della Chiesa di Dio. Fedele custode della verità eterna e madre amorosa di tutti, sin dalla sua fondazione, or sono quasi duemila anni, essa è stata la difesa dell’individuo contro il dispotismo, del lavoratore contro l’oppressione, della religione contro la persecuzione.
La sua divina missione spesso la porta in conflitto con le potenze del male, la cui forza sta unicamente nella loro violenza fisica e nel loro spirito abbrutito; e i pastori della Chiesa sono mandati in esilio o gettati in prigione o muoiono sotto la tortura. Questa è storia di oggi. Ma la Chiesa non teme, essa non può scendere a compromessi con un aperto nemico di Dio. Essa deve continuare a insegnare il primo e più grande comandamento imposto ad ogni uomo: « Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua forza », e il secondo, simile al primo: « Amerai il prossimo tuo come te stesso ». Il suo immutabile messaggio è che il primo dovere dell’uomo è verso Dio, di poi verso i propri simili; che meglio di tutti serve la sua Patria colui il quale serve il suo Dio con tutta fedeltà; che la nazione, la quale volesse incatenare la parola di Dio, data agli uomini per mezzo di Gesù Cristo, non aiuta per nulla la pace duratura del mondo. Sforzandosi con tutti i mezzi a sua disposizione per condurre uomini e nazioni a una chiara comprensione dei loro dovere verso Dio, la Chiesa continuerà, come ha sempre fatto, ad offrire il più efficace contributo alla pace del mondo e alla salvezza eterna dell’uomo.
Noi siamo lieti che la lettera di Vostra Eccellenza Ci ha dato l’opportunità di dire una parola di incoraggiamento per tutti coloro che sono seriamente intenti nel grave compito di rafforzare la fragile struttura della pace affinché le sue basi possano essere stabilite più solidamente e saggiamente. La munifica carità dimostrata dal popolo americano verso i sofferenti e gli oppressi in ogni parte del mondo, veramente degna delle più belle tradizioni cristiane, è chiara prova del suo sincero desiderio per la pace e prosperità universale. La grande maggioranza dei popoli del mondo — ne siamo sicuri — condivide questo desiderio, persino in paesi ove la libertà di parola è soffocata. Dio conceda che le loro forze possano unirsi per realizzare questo voto. Non vi è posto per lo scoraggiamento o per un rilassamento di sforzi. Sotto la clemente e misericordiosa provvidenza di Dio, Padre di tutti, ciò che è buono e santo e giusto alla fine prevarrà.
Possiamo assicurare Vostra Eccellenza che Noi abbiamo accolto, con cordiale gradimento il Signor Taylor, vostro rappresentante personale, nel suo ritorno a Roma, e siamo lieti di rinnovare l’espressione della Nostra benevolenza per il popolo degli Stati Uniti, per i membri del suo governo e particolarmente per il suo degno Capo.
Da Castelgandolfo, 26 agosto 1947.
PIUS PP. XII
*Atti e discorsi di Pio XII, vol. IX, p.235-238.
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