DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO XII
ALL'AMBASCIATORE STRAORDINARIO E
PLENIPOTENZIARIO DELLA REPUBBLICA FRANCESE,
S.E. VLADIMIR D'ORMESSON*
Mercoledì, 29 settembre 1948
Il piacere che Noi proviamo nel ricevere oggi dalle vostre mani le Lettere che vi accreditano presso di Noi come Ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica francese, è tanto più vivo in quanto che voi, Eccellenza, siete qui già ben noto. Il vostro passaggio in questa Ambasciata nelle ore più dolorose che abbia conosciuto la vostra Patria, Ci ha dato, sebbene sia stato breve, l’occasione di concepire un’alta stima della vostra persona e di apprezzare le eminenti qualità che fanno di Vostra Eccellenza il degno rappresentante della Francia.
«Ricordando che non vegliano invano coloro dei quali il Signore conserva e protegge la Città e che non lavorano invano coloro dei quali il Signore edifica la casa», Noi abbiamo piena fiducia nel successo della missione che voi iniziate e Noi ne abbiamo avuto altra volta la testimonianza, con uno spirito tutto impregnato dalla «concezione cristiana della società e della vita».
Ai Nostri auguri di benvenuto, aggiungiamo l’espressione dei sentimenti che vi preghiamo di trasmettere a S. E. il Signor Presidente della Repubblica e dei voti più ardenti che formuliamo per la prosperità e la felicità della Francia, la Nostra diletta Francia alla quale siamo uniti da vincoli e da ricordi particolarmente cari.
Rinnovandovi l’assicurazione dell’appoggio cordialissimo che troverete sempre presso di Noi nel compimento dei doveri della vostra importante carica, invochiamo di gran cuore su Vostra Eccellenza le più abbondanti benedizioni dell’Altissimo.
*Atti e discorsi di Pio XII, vol. X, p.280-281.
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