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  DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO XII
AL PELLEGRINAGGIO DELLA SICILIA E
AI RAPPRESENTANTI DI «PAX ROMANA»*

Mercoledì, 30 agosto 1950

 

Il Nostro saluto va oggi innanzi tutto al grande pellegrinaggio regionale della Sicilia, terra di antichissima civiltà, ricca di memorabili eventi storici, feconda non solo di beni di natura, ma anche madre e ispiratrice di alti ingegni e di spiriti eletti, la cui popolazione, buona ed espansiva come il mite clima di quell'isola incantevole, ha saputo essere al tempo stesso nel corso dei secoli forte come le sue rocce, ardente nella difesa delle sue giuste libertà, come il fuoco dei suoi vulcani. Ma questo pellegrinaggio, onorato dalla presenza e dalla partecipazione di tanti illustri personaggi e di così alte autorità ecclesiastiche, politiche e civili, mentre è un atto di profonda pietà in questo Anno giubilare, è anche un omaggio di devozione verso questa Sede Apostolica, la quale sin dai tempi specialmente di Gregorio Magno e poi di Leone IX fu sempre particolarmente sollecita della cura spirituale e del benessere di quel popolo diletto, su cui Noi stessi imploriamo ora di gran cuore la copia più abbondante dei divini favori. Siamo sicuri che anche nell'applicazione della dottrina sociale della Chiesa esso saprà dare un nuovo e magnifico esempio di giustizia e di pace.

Egualmente felici Noi siamo di salutare qui i rappresentanti così degni e numerosi di Pax Romana, ai quali va altresì il Nostro plauso, il Nostro augurio e la Nostra speciale Benedizione. Questo Movimento che abbraccia « intellettuali » di ogni età — dagli studenti universitari ad uomini di reputazione mondiale — e in ogni campo di attività scientifica, professionale, assistenziale, anche testé nel Congresso mondiale di Amsterdam, al quale abbiamo fatto giungere la Nostra parola d'incoraggiamento e di esortazione — ha dato un luminoso saggio di unione e di fraternità, tutti desiderosi come sono di assicurare e di promuovere la presenza dei cattolici nel pensiero contemporaneo al servizio della verità e della Chiesa. Sia l'opera loro apportatrice di sempre più larghi frutti di apostolato, cui la vivezza della loro fede e della loro vita interiore conferisce un alimento di insostituibile e insuperabile efficacia.


*Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, XII,
 Dodicesimo anno di Pontificato, 2 marzo 1950 - 1° marzo 1951, p. 169
 Tipografia Poliglotta Vaticana

 



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