GLI ALLIEVI DELL'ACCADEMIA AERONAUTICA ITALIANA
Mercoledì, 6 dicembre 1950
Abbiamo ricevuto con sempre eguale compiacimento le rappresentanze di vari Corpi di milizia, e siamo rimasti lietamente impressionati per la spontanea manifestazione di affetto, onde quei Nostri figli hanno voluto avvicendarsi alla presenza del Padre comune, per rendere al Vicario di Gesù Cristo la testimonianza della loro fede e della loro pietà religiosa.
Oggi, con non minore compiacenza vediamo intorno a Noi la bella schiera degli Aspiranti Ufficiali dell'Arma aerea, gli alunni dell'Accademia, che prepara all'Italia le forze del suo cielo, i piloti e i tecnici, che dovranno guidare negli spazi, con mano sicura e con fermo cuore, i delicati mezzi della sua pace e della sua sicurezza.
Voi, diletti giovani, siete per gli ampi cieli, per le altezze senza limiti, per i liberi voli; ma se tutto questo sorride al vostro entusiasmo giovanile, non potrete però goderne pienamente, se non è vivo in voi il sentimento del dovere. Ora questo senti mento non è profondo, non è imperativo, se non ha le sue radici in Dio, fonte della morale e della giustizia, come della verità e della bellezza. Con Dio voi dovete camminare nella vita, con Dio volare alle vostre mete, affrontando ogni ostacolo, e preoccupati dell'opera da compiere più che del felice successo, se vi preme di sentirvi liberi anche sotto la più austera disciplina e cogliere in voi stessi, nella vostra coscienza cristiana, il premio della vostra fatica.
Resta che a Gesù Cristo, autore della vera libertà, come Egli è per noi « Sapienza, Giustizia, Santificazione e Redenzione » (cfr. 1 Cor. 1, 30), voi affidate la vostra vita, docili ai suoi insegnamenti, i quali non legano, imponendo lotte e rinunzie, se non per farvi liberi, non servi del male. Con Lui solo voi conoscerete le vere altezze — quelle dello spirito — e con Lui librati in alto, nella verità e nella giustizia, porterete in cuore il segreto di una felicità che nessuno potrà rapirvi.
Questo è il voto che Noi vi facciamo per ringraziarvi di una visita che Ci è stata particolarmente cara.
E mentre preghiamo il Signore che i benefici del gran Giubileo, che siete venuti a cogliere, rechino alla vostra vita frutti perenni di fede operosa e di sincera pietà cristiana, invochiamo sui vostri propositi la grazia dell'alto e impartiamo di gran cuore a quanti siete qui presenti, Superiori ed alunni, la Nostra paterna Apostolica Benedizione.
*Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, XII,
Dodicesimo anno di Pontificato, 2 marzo 1950 - 1° marzo 1951, p. 339 - 340
Tipografia Poliglotta Vaticana
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