AGLI SCIENZIATI DELL'ISTITUTO
NAZIONALE ITALIANO DI GEOFISICA*
Mercoledì, 19 dicembre 1950
Il pensiero che vi ha condotti verso di Noi è più che un atto di filiale devozione verso il Vicario di Cristo e Capo visibile della Chiesa. È un omaggio che la scienza viene a rendere al Creatore. La vastità e la profondità di quella, che forma l'oggetto dei vostri studi, vi procura, a ogni nuova scoperta, non non certo la mediocre illusione di aver dissipato i misteri della natura, ma la soddisfazione incomparabilmente più nobile di vedere ampliarsi e diversificarsi indefinitamente il campo delle vostre ricerche e quindi di prendere una sempre più larga conoscenza delle opere del Creatore e delle leggi con le quali le governa. Il pianeta, sul quale l'uomo vive e si muove, è il teatro dei fenomeni più vari e meravigliosi. La terra nasconde nel suo seno ricchezze preziose e insieme forze formidabili. Essa stessa subisce alla sua volta l'azione di altre forze esteriori, le une a lei vicine nel sistema solare, le altre infinitamente lontane, come le radiazioni cosmiche, impercettibili ai sensi e conosciute sola mente per i loro effetti.
Tutto questo voi studiate nella sua immensa complessità, non solo come osservatori — bella e lodevole curiosità, del resto, degna dello spirito umano —, ma come infaticabili ricercatori delle cause, da uomini pensosi di rendere utili e benefiche ai vostri simili anche quelle forze che sarebbero per sè le più temibili.
Proseguite dunque i vostri studi e i vostri lavori nell'ammirazione del Creatore e Ordinatore sovrano dell'universo, nella dedizione al bene e al progresso della umanità!
*Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, XII,
Dodicesimo anno di Pontificato, 2 marzo 1950 - 1° marzo 1951, p. 373
Tipografia Poliglotta Vaticana
Copyright © Dicastero per la Comunicazione - Libreria Editrice Vaticana