DISCORSO
AI PARTECIPANTI AL XXVII CONGRESSO
ITALIANO DI STOMATOLOGIA*
Giovedì, 23 ottobre 1952
Le manifestazioni del XXVII Congresso Italiano di Stomatologia e della I Triennale Internazionale di Protesi Dentaria vi hanno adunati quest'anno in gran numero nella Città Eterna, ove hanno voluto accompagnarvi anche non poche delle vostre famiglie, attratte dalle bellezze incomparabili di questa Roma che di « Madre dei popoli » — come fu detta — conserva tuttora carezzevole la mano e magnanimo il volere. Con vivo compiacimento Noi vi accogliamo, lieti di potervi dire ancora una volta l'interesse che portiamo ai vostri lavori, nei quali ammiriamo e l'opera della mente protesa verso sempre nuove conquiste e quella del cuore umanamente e cristianamente premuroso di prevenire e sollevare le infermità dei fratelli.
Eccovi così dinanzi a Noi, illustri scienziati, fra i più rappresentativi nel vostro ramo speciale in Italia e fuori, Direttori di Clinica, chirurgi e ricercatori di gran fama, amici delle arti e appassionati cultori della scienza. È uno dei caratteri della civiltà moderna e vanto della nostra età l'attuazione di Congressi scientifici nazionali e internazionali, come il vostro. Molta parte della rapidità e sicurezza dell'odierno progresso scientifico si deve infatti alla organica collaborazione fra scienziati di tutte le Nazioni, i quali, mettendo in comune le conoscenze e le capacità di ognuno, conseguiscono quei felici successi, che altrimenti rimarrebbero un sogno: arditi studi e fortunate esperienze resterebbero come frammenti sparsi di un'opera, che attenderebbe un lungo scorrere di anni, prima di prendere corpo e vita. Meglio forse che le pubblicazioni anche più accurate, le conversazioni e le discussioni personali nei Congressi di specialisti si sono ormai dimostrate d'insuperabile utilità, a cui la qualità e il numero dei personaggi oggi qui presenti rendono un eloquente riconoscimento. Tali convegni forniscono altresì ai tecnici un ampio materiale e informazioni di prima mano: quali aiuti, per esempio, procura, in una conferenza, la proiezione di fotografie, di microfotografie, di radiografie, di « films », ottenuti e commentati dallo stesso relatore!
Non occorre che Noi ricordiamo quanto importante e delicato sia il complesso fisiologico che forma l'oggetto dei vostri studi e della vostra assemblea : la bocca. La sua struttura e le sue caratteristiche non cedono agli altri mirabili organi vitali nel manifestare la provvida economia e la sapienza del Creatore, che in esiguo spazio ha raccolto le funzioni più varie, da quelle che servono al nutrimento, a quelle che sono il mezzo ordinario per esprimere pensieri ed affetti. Nè sarebbe fuor di luogo il parlare di una funzione quasi sacra della bocca, poichè essa è in qualche modo strumento della comunicazione del divino, come accade quando con la parola viene diffusa la verità eterna, oppure nei Sacramenti quando assurge a tramite della grazia e della unione fisica col Corpo di Cristo. Che anzi l'umano linguaggio è attribuito a Dio stesso dai Libri Santi, dove innumerevoli volte ricorre l'espressione, in verità antropomorfica, di os Domini, ex ore Altissimi, cioè eccelsa, divina bocca, donde scaturiscono le verità, i moniti, le promesse di Dio agli uomini, e dalla quale l'anima estatica della Cantica attende con tenera e commovente brama il mistico bacio: Osculetur me osculo oris sui (Cant. 1, 1). E nel Nuovo Testamento, allorchè il primo degli Evangelisti, accuratamente notava che Gesù, aperta la sua bocca, insegnava : aperiens os suum, docebat (Matth. 5, 3), forse voleva indicare la grandezza dell'ora, quando finalmente si schiuse quella eccelsa e divina bocca nel Figlio incarnato, comunicatrice della medesima eterna Sapienza e del misericordioso amore. Quanto degna dunque è questa parte vitale del corpo umano delle vostre fatiche scientifiche e dei provvedimenti che intendete di attuare in sempre maggior proporzione per prevenire e guarire i suoi mali.
Perciò, nello scorrere con particolare attenzione il programma del vostro duplice Congresso, abbiamo notato con viva soddisfazione nel primo tema la delicata vostra premura nel volgere le cure più assidue alla infanzia, specialmente più povera e abbandonata. In simili riunioni nazionali e internazionali l'autorità dei partecipanti permette di promuovere con più sicuro esito presso i poteri civili e la pubblica opinione i provvedimenti e gl'istituti adatti d'interesse generale, che sorpassano i limiti e le risorse delle imprese private. Voi desiderate di veder stabilire ambulatori e mezzi di assistenza odontoiatrica per l'infanzia, e Noi sappiamo che sarete pronti a prestare più largamente l'opera vostra, man mano che gl'impianti necessari potranno essere allestiti. Cari bambini, a quanti mali e molestie possono andare soggetti! mali che, fra l'altro, spengono e deformano sul loro labbro quel sorriso, che è tra le cose più belle, che Dio abbia dato alla terra. Disturbi locali e generali della prima dentizione, anomalie di forma, difettosa calcificazione dei denti, processi infettivi, e tante altre alterazioni dentarie e della bocca, esigono la vostra assistenza e ne manifestano l'aspetto altamente sociale, che è la materia privilegiata delle vostre assemblee.
Come i vostri colleghi di medicina generale, anche voi incontrate tumori e ulcerazioni dei tessuti molli nella bocca, i quali, specialmente nelle forme cancerose, sono uno degli oggetti di speciale considerazione nei vostri Congressi. Il cancro, questo terribile morbo, su cui si chinano tanti scienziati e professionisti bramosi di svelarne il ferale enigma, porta le sue devastazioni anche nella bocca e concerne quindi la stessa stomatologia. Là, come altrove, esso produce ordinariamente una cachessia o stato di alterazione e di decadimento progressivo nelle condizioni di tutto l'organismo, e in tal guisa la vostra speciale materia è in stretta collaborazione con la medicina generale, alla quale apporta preziosi elementi di esperienze e di soluzioni, sia pure ancora soltanto parziali. Così tutti i membri della grande famiglia medica mutuamente si aiutano e si sostengono nei loro sforzi per indagare e scoprire le cause profonde delle malattie e poter in tal modo dare salutari norme terapeutiche e igieniche.
Tuttavia, quali che possano essere gli auspicati progressi nell'arte di prevenire i mali che voi curate, l'intervento chirurgico può rendersi non di rado necessario ed opportuno, sia sulla volta palatina, sia nel pavimento della bocca o nel tessuto gengivale, talvolta anzi esso deve essere prontissimo. Fra i servigi che i meravigliosi incrementi della chimica hanno reso e rendono alla scienza e all'arte medica, gli analgesici e gli anestetici hanno una parte assai importante, e perciò sono l'argomento di un altro dei temi del vostro Congresso, sia in generale, sia in particolare nel campo della stomatoiatria. Ti proverbiale terrore, che suscitava già ogni seduta sulla poltrona del dentista, alla sola vista del trapano o del sindesmotomo, della leva e della pinza per la estrazione dei denti, diminuisce di giorno in giorno. Ma poichè le apprensioni di non pochi pazienti sono ancora ben vive, voi siete indotti abbastanza spesso a ricorrere ad anestesie generali o locali le quali, mentre danno ai timorosi il desiderato sollievo, permettono a voi di operare con mano sicura e con più felice successo.
La I Triennale Internazionale di Protesi Dentaria comprende una parte di dimostrazioni pratiche e una « Mostra retrospettiva » dell'odontoiatria e della protesi. Questa Mostra documenterà anche ai profani quanti ingegnosi sforzi siano stati compiuti fin dalle epoche più remote per liberare gli uomini dolori lancinanti del mal di denti. Magi e medici moltiplica vano pratiche e ricette, di cui gli antichi libri di medicina hanno conservato ben strani esempi. Ma alcuni ingegni più abili avevano già prima dell'era cristiana eseguito vere protesi secondo metodi non dissimili dagli odierni. Non è stato forse trovato, per esempio, in una tomba etrusca un cranio con legature di denti in oro? Cosi si sono potute scrivere importanti opere storiche sulle protesi dentarie nell'antichità. Appartiene però ai tempi più recenti la profonda trasformazione della odontoiatria dopo il generale progresso dell'industria e delle scienze fisiche e chimiche. Mentre i chirurgi dei secoli scorsi non avevano a loro disposizione che istrumenti manuali, oggi una tecnica e un materiale meccanico perfezionato consentono la esecuzione nel gabinetto dentistico e nel laboratorio di lavori dianzi impossibili ad ottenersi.
Se non che l'opera dell'odontoiatra moderno non è circoscritta alla sola chiostra dentaria, ma si estende in molti casi alle altre parti della cavità orale, ed anzi non di rado allo stato patologico di organi anche lontani e alle condizioni dell'intero organismo. Nè l'azione sua è puramente tecnica, perchè nulla sostituirà mai la destrezza e la perspicacia che fanno della protesi dentaria e della chirurgia orale un'arte finissima, poiché ogni paziente presenta un caso particolare. Ma voi non fate mai esattamente l'identico lavoro, o, come suol dirsi, in serie, e perciò vi è sempre qualche cosa di artistico, che impegna le facoltà inventive, nella vostra professione. Essa deve necessariamente fondere insieme la scienza del medico, che studia le cause biologiche e i mezzi terapeutici delle malattie dentali, con l'arte del chirurgo. Il tempo in cui alcuni medici affettavano un certo disprezzo per il dentista è ormai lontano, e a buon diritto è stato sostituito il termine di stomatologia ai vocaboli che prima designavano il vostro ramo. Voi vegliate su quella che può dirsi la porta principale dell'organismo, tanto sensibile ai fattori esterni, ben sapendo che la retta conformazione e il buono stato della bocca sono della più grande importanza non solo per la masticazione, per le funzioni digestive e per la respirazione, ma anche, al di là dell'ordine fisiologico, per la pronunzia, per l'arte oratoria e, in generale, per il decoro esterno della persona. Perciò gli stomatologi, che osservano un numero sempre maggiore di deformazioni della bocca, sono venuti creando una nuova scienza, la ortopedia dentomaxillo-facciale, che assai spesso può efficacemente intervenire durante la crescenza del fanciullo, nel momento in cui è ancora tempo per aiutare la natura a svilupparsi normalmente.
Desiderosi, come Noi siamo al pari di voi, che il perfezionamento dell'uomo, oltre che nelle regioni dello spirito, venga promosso anche nel suo fisico e nei suoi organi, affinchè maggiormente risplenda in lui, re della creazione, la sapienza del Creatore, auspichiamo che il vostro Congresso, come gli altri, nazionali e internazionali, simili al vostro, contribuiscano validamente a raggiungere questa mèta. In particolare, auguriamo al presente Convegno che, mettendo sempre più in luce la bellezza e l'importanza della vostra attività, stimoli maggiormente le ricerche, faciliti gli scambi e la mutua comprensione e, come risultato di più vasta mole, rinsaldi i vincoli fra le Nazioni e favorisca il lavoro nella pace per il bene di tutta l'umanità. Tali sono le grazie che per voi invochiamo da Dio, mentre di gran cuore impartiamo a voi, alle vostre famiglie, ai vostri lavori, alle opere vostre, la Nostra Apostolica Benedizione.
*Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, XIV,
Quattordicesimo anno di Pontificato, 2 marzo 1952 - 1° marzo 1953, pp. 369 - 373
Tipografia Poliglotta Vaticana
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