LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
A MONSIGNOR RUDOLF GRABER, AMMINISTRATORE APOSTOLICO
DI REGENSBURG NEL 150° ANNIVERSARIO DELLA MORTE
DEL VESCOVO GIOVANNI MICHELE SAILER
Al venerabile fratello Rudolf Graber
già Vescovo e Amministratore di Regensburg
Fra poco la diletta comunità cattolica di Regensburg, Monaco e Frisinga commemorerà uno dei suoi pastori, indubbiamente insigni, e allo stesso tempo suo maestro da tempo celebrato non soltanto in Germania, ma anche in tutta l’Europa: Giovanni Michele Sailer, nel centocinquantesimo anniversario della sua morte, avvenuta a Regensburg il 20 maggio.
In realtà tanto grandi e tanto salutari furono i benefici che procurò questo singolare maestro e fedele teologo, sia con la sua presenza nella scuola o sul pulpito, sia senza la sua presenza, grazie ai quaranta volumi delle sue opere, e specialmente per mezzo di illustri discepoli e seguaci, che giustamente è considerato promotore efficacissimo del rinnovamento cattolico nella sua patria, acerrimo difensore della sana dottrina, quasi un precursore del recente movimento ecumenico.
Anche Noi, naturalmente, desideriamo partecipare spiritualmente alle solenni celebrazioni che allora si terranno durante quella settimana festiva, non solo per onorare nel modo dovuto un tale ministro e maestro della Chiesa, ma anche per dimostrare dovunque a tutti l’esempio eccellente della sua vita e della sua opera.
Pertanto bramiamo ardentemente che, in accordo con la nostra voce ed esortazione, il popolo germanico tragga da ciò un nuovo stimolo per imitare il suo modo di sentire e la sua fedeltà a seguirne il metodo di attività pastorale, nonché la via di cristiana pedagogia.
Egli infatti cercò di unire una ben solida erudizione con l’educazione ai buoni costumi, condurre a Cristo e alla Chiesa gli avversari con la benevolenza cortese e la sollecitudine per la verità; di conciliare, infine, tutti i cristiani nell’unico amore per il Vangelo e nella sincerità della dottrina. Tali virtù preannunziarono in un certo modo l’epoca nostra e le sue esigenze. Crediamo che egli sia sotto ogni punto di vista idoneo e tale da meritare che anche gli insegnanti e i pastori di questa ultimissima età guardino a lui e lo conoscano a fondo, e se lo pongano continuamente sottocchio.
Da ultimo, venerabile fratello, questa nostra lettera, scritta affettuosamente, con la quale vogliamo salutare tutti i partecipanti alle celebrazioni anniversarie e tutti ugualmente esortarli, mira anche a che essi attingano frutti abbondantissimi dalla commemorazione di questo Vescovo straordinario, Giovanni Michele Sailer, per un felice rinnovamento della fede cattolica; rinnovamento, del resto, che non deve mai essere interrotto. A ciò mira pure la Benedizione Apostolica, che volentieri impartiamo, come propiziatrice di doni celesti, ai singoli promotori e zelanti esecutori delle celebrazioni.
Dai Palazzi Vaticani, il 19 aprile, l’anno 1982, quarto del nostro pontificato.
GIOVANNI PAOLO II
© Copyright 1982 - Libreria Editrice Vaticana
Copyright © Dicastero per la Comunicazione - Libreria Editrice Vaticana